L'intelligenza artificiale al servizio dell'uomo?

Alcuni giorni or sono, mi sono concesso una cena “alternativa” presso un ristorante orientale a Siena.

La scelta è ricaduta su di esso perché - oltre che al menu asiatico che adoro – a dar man forte ai camerieri umani, vi sono dei 𝗥𝗢𝗕𝗢𝗧 altrettanto bravi che servono le pietanze ai tavoli con una precisione disarmante.

La robotica è già una scienza che sta già aiutando l’umano nei lavori più difficili e ripetitivi, come le catene di montaggio, ma anche in altri ambiti più specifici tipo programmi spaziali.

Arriverà il giorno in cui i robot e l’intelligenza artificiale sostituiranno al 100% l’essere umano, come nei film futuristici?

Vedremo, vedremo …. (Forse).




Il futuro dei Robot


In un'epoca in costante cambiamento con computer, dispositivi, Internet e automobili a guida autonoma, siamo spesso concentrati sul futuro e su ciò che verrà dopo.

Se guardiamo al passato, possiamo vedere che abbiamo sempre cercato di conoscere e prevedere il nostro progresso tecnologico.

Tuttavia, in tutte le previsioni tecnologiche nel corso degli anni, ce ne sono molte che non si sono avverate. Mentre entriamo in un dibattito sui benefici e sui rischi futuri dell'intelligenza artificiale, è interessante riflettere sulla mancanza di visione in generale.

Iniziamo con il professore di Oxford Erasmus Wilson che scrisse: "Quando la Mostra di Parigi [del 1878] finirà, la luce elettrica si chiuderà con essa e non ne si sentirà più parlare".

Quando il telefono fu inventato, c'erano scettici che pensavano che questo avrebbe danneggiato la normale comunicazione. E nel 1876, William Preece delle Poste Britanniche ebbe a dire: "Gli americani hanno bisogno del telefono, ma noi no. Abbiamo un sacco di giovani postini". L'evoluzione della telefonia la conoscete.

E poi c'è la famosa citazione del 1977 del presidente della Digital Equipment Corp. Ken Olson - "Non c'è motivo per cui qualcuno vorrebbe un computer in casa" . (Che cantonata!).

Infine, riuscite ad immaginare la vita senza iPhone? Nel 2006, David Pogue del New York Times è stato chiesto quando Apple avrebbe prodotto un nuovo telefono cellulare.
La sua risposta fu "Probabilmente mai". Previsione mai più sbalalta; il primo iPhone è stato rilasciato nel giugno 2007 e dopo la sua uscita ne fu previsto il fallimento. Altro errore.

In parole povere, buona parte degli uomini hanno sempre snobbato il progresso tecnologico formulando teorie e previsioni completamente errate.


I Robot e l'intelligenza artificiale sono pericolosi? Ruberanno il posto di lavoro dell'uomo?

Può darsi, i luddisti durante la rivoluzione industriale asserivano le stesse tesi.

Poi oggi grazie all'automazione, gli algoritmi, il progresso, le macchine, i robots, l'AI; beneficiamo di un tenore di vita assai più elevato rispetto alle generazioni che ci hanno preceduto.

Troppa tecnologia fa male?
Forse, ma qualcuno dovrà pur occuparsi dei lavori più umili, ma la tendenza è quella di delegare le mansioni più faticose, ripetitive e difficili ai robots, ed in parte questo già avviene in vari settori, a partire dalle catene di montaggio oppure alle esplorazioni spaziali.

I robots saranno alleati o nemici come nei film?
Chissà! Una cosa è certa; il progresso e l'intelligenza non si possono arrestare. L'uomo si evolve e con esso anche la robotica farà passi da gigante.

Senza perdere il contatto con la terra e la natura, auspichiamo che l’intelligenza artificiale sia una fedele alleata dell'umanità e non un crumiro che ruba il pane alla classe operaia.

Cameriera robot

Autore: Massi Roncucci

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