PREVENTIVI SITI WEB, LA MISERIA E LA CRISI

“Scritta in cinese la parola crisi è composta di due caratteri. Uno rappresenta il pericolo e l'altro rappresenta l'opportunità."

Direte, cosa c’entra un preventivo di un sito web con la miseria e la crisi?


C’entra eccome, vedete, fino al 2014; quindi non parlo di un secolo fa, in genere su 10 preventivi richiesti, circa 7 andavano a buon fine. Insomma riuscivamo a prendere la commessa del lavoro e un nuovo cliente.

LA TENDENZA SI E’ INVERTITA IMPROVVISAMENTE


Dalla fine del 2014 a seguire fino ad oggi, incredibilmente questa statistica si è rovesciata, adesso su 10 preventivi o trattative, vanno in porto circa 1 o 2.

COSA E’ SUCCESSO? QUALCUNO SI DOMANDERÀ


Anche noi ce lo stiamo chiedendo, siccome siamo un azienda, dobbiamo cercare di capire il più possibile una situazione del genere, analizziamo i dettagli:

Ultimamente, chi si presenta al nostro cospetto o ci invia richieste di preventivo tramite email, piange miseria, si avete letto bene piange miseria, con frasi tipiche:

  • “non ho soldi”,
  • “è un periodaccio”,
  • “adesso non dispongo di tale somma”,
  • “ti farò sapere dipende anche dalla mia famiglia”,
  • “abbiamo già speso un sacco con un sito web che non ha funzionato, adesso siamo prosciugati”,
  • “mi basta un aggiustatina al sito”,
  • “è troppo caro, il mio vicino di casa ha un figlio che studia informatica mi prende meno”,
  • ”se mi fa il sito a poco o meglio gratis, dopo le manderò un sacco di clienti”.

e via discorrendo.
Crisi e Miseria nel web

VEDIAMO DI CAPIRE LE MOTIVAZIONI DI TALI RISPOSTE


1) Il Gat studio ha alzato troppo i prezzi rispetto a prima? Non credo, una leggera ritoccata ci è stata, ma d’altro canto mica possiamo fare le stesse tariffe del 2010!

2) E’ fiorita la concorrenza (spesso sleale) di numerosi operatori del settore, webmaster e affini; che pur di farsi un cliente e arricchire il suo portfolio, si svende per pochi denari (tipo Giuda).

3) I clienti che vengono a piangere miseria con la crisi sperano di avere un bel trattamento con un lavoro a 100 euro, 50 euro o magari dobbiamo pagare noi lui per il privilegio di fargli un lavoro.

4) Siamo diventati troppo rigidi e sospettosi, può darsi, a volte di fronte ad alcuni insoluti ti guardi chi hai di fronte. Un atteggiamento che magari il richiedente percepisce e che non gradisce.

5) Ci hanno scambiato per un ente assistenziale che fornisce lavori “quasi gratis”.
Se mi vengono in mente altre ragioni, sarà mia cura continuare l’elenco numerato sopra, tuttavia vorrei dare un consiglio a chi tiene un atteggiamento del genere:


SE SIETE POVERI, PIENI DI DEBITI CON LA MISERIA PIU’ NERA, RIVOLGETEVI ALL’ASSISTENZA SOCIALE DEL VOSTRO COMUNE, FORSE LORO POTRANNO DARVI UNA MANO, NOI CI OCCUPIAMO DI WEB MARKETING!



Detto questo vorrei riepilogare alcuni esempi di trattative cosiddette dei poveri, senza citare i nomi e cognomi ovviamente:

- Salve siamo un nota associazione, vogliamo rinnovare il sito, tuttavia è nostra consuetudine cambiare consulente web ogni anno, se lei è interessato a collaborare con noi a basso prezzo o gratis, dalla nostra associazione potrà farsi tanti clienti nuovi. Fatto preventivo con uno sconticino, ma senza risposta.

- Buona sera, io sono un impresario edile ridotto male, ho fatto degli investimenti su un podere che ho adattato ad agriturismo, tuttavia non trovo i clienti, potrebbe farmi un sito?
Certo, siamo qui apposta, rispondo.
Vede però non posso pagare tanto, quanto verrebbe un sito del genere?

Scusi non posso dirglielo se non mi dice le informazioni, quante lingue, se dobbiamo fare le foto, se dobbiamo scrivere i testi, se volete il modulo di prenotazione.

Guardi mi faccia vedere qualche esempio di suo cliente e mi dice una cifra indicativa.

Va bene (gli ho mostrato quattro clienti e detto lui la tariffa pagata).

Mi dispiace non dispongo di tale cifra, le farò sapere.
(Si trattava di mini siti che veramente costavano poche centinaia di euro), mah!

- Il caso dell’immobiliare che ci ha chiesto un preventivo per il restauro del suo sito internet, con un modulo di inserimento degli annunci (un CMS).
Analizzato il lavoro, visto che si doveva programmare una risorsa in PHP con il database My SQL, abbiamo definito una quotazione media per quel tipo di lavoro. Sapete come è andata a finire?
La titolare dell’agenzia immobiliare, chiedendo preventivi a ventaglio (giustamente), ha accettato un consulente che ha progettato il suo nuovo sito con wordpress, e scaricato il plugin per le agenzie immobiliari, e, udite udite.. tutto questo alla modica cifra di 500 euro.
Adesso inizio a capire perché non abbiamo più il successo di una volta.
Fare i siti già pronti con wordpress siamo capaci anche noi, la prossima volta magari lo proponiamo in sede di trattativa.

- Proseguiamo con il preventivo all’azienda di vendita e restauro mobili antichi e antiquariato. In questo caso siamo dovuti andare noi presso la sede del cliente perché ci teneva a farci vedere il suo ambiente e la sua mercanzia. Tutti oggetti particolarmente belli in effetti, il fatto è che il tizio si era messo in testa di creare un sito ecommerce di mobili antichi, dove la gente può pagare con carta di credito un orologio a pendolo di 2000 euro senza nemmeno vederlo o toccarlo.
Il mio consiglio è stato quello di rifare il sito ex-novo, (l’attuale è del 1998), magari compatibile per gli smartphone e iPhone (i cosiddetti siti responsive).
Mettere gli articoli di maggior rilievo ben posizionati con testi e foto belle con un bel modulo di richiesta informazioni in ogni pagina del prodotto, con il telefono, ed anche la possibilità di pagare subito, se qualcuno voleva.
Un ibrido tra un sito di presentazione ed e-commerce. Tuttavia il titolare ha opposto resistenza dicendo che non si poteva permettere un fotografo e non avevano tempo per scrivere le descrizioni.

Mah! Mi sono chiesto, ma che mi hanno interpellato a fare?

Comunque per educazione professionale ho mandato il preventivo al tizio, senza risposta ovviamente. Dopo qualche giorno gli telefono chiedendogli un parere che già sapevo.
In questo momento non abbiamo i soldi che lei ci chiede.
Va bene dico io allora facciamo che vi progetto il modello del sito con 10 prodotti ed gli altri 70 li caricate voi, se è un problema di prezzo.
Quindi posso farvi pagare ¼ del preventivo in questa maniera.
Ma niente, anche 500 euro gli sembravano troppi!

E’ si cari lettori, questa è la situazione, la miseria nera ha colpito l’Italia, orde di poveri che chiedono siti web per vendere le loro ultime cose prima di chiudere o liquidare la ditta, prima che la barca affondi.

Oppure qualcuno vuol marciare, con la scusa della crisi, e spendere pochino ma veramente pochino?

Crisi nera per le chi vuole un sito web

 

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Massi Roncucci - Admin Gat Studio
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